Dalla Notte al Giorno

Qui la sera non inizia mai.

O così almeno sembrerebbe a giudicare dal fatto che nessuno utilizza il saluto “Bonsoir”, o quanto meno nessuno lo usa in maniera precisa, univoca, codificata. Così accade che si venga salutati con il beneamato “Bonjour” a tutte le ore, anche dopo le 18, le 20, le 22… E se in questa stagione, con le giornate lunghe e la luce del sole generosa, può ancora avere un senso salutarsi così, lo scorso inverno ho proprio faticato a capire la linea di demarcazione tra giorno e sera. Eh già, perchè dirsi “Buongiorno” alle sette di sera con le tenebre già calate da ore suona proprio strano, eppure è uso comune…. I francesi stessi del resto, interrogati in merito, sembrano avere le idee molto confuse. C’è chi dice che si inizi a dire “Bonsoir” a partire dal calar della notte, chi dalla fine della giornata lavorativa, chi da orari arbitrari come le 17 o le 18. In molti, per non sbagliare, hanno risolto il problema alla radice eliminando dal proprio vocabolario il “Buonasera”. Un po’ difficile abituarsi per chi è stato educato a dirlo fin da quando c’è ancora il sole a picco.

La cosa interessante sulla quale interrogarsi è tuttavia un’altra, la ragione per la quale la sola volta che i parigini rispondono “Bonsoir” è quando uno, preso dallo sconforto e dalla rassegnazione, si arrende a salutarli col “Bonjour”… alle otto di sera!