6/03/2018: Martedì (di)versi_Laboratorio di Poesia.

Sesto appuntamento del nostro laboratorio di poesia

Questi non hanno speranza di morte
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidiosi son d’ogne altra sorte.                             

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa»

(Dante, Inferno, III)

Il disprezzo è l’emozione che si prova verso una persona considerata sgradevole e si manifesta in maniera molto simile al disgusto per un odore ripugnante (D’Urso, Trentin, 1998).

L’emozione di disprezzo è considerata un’emozione sociale in quanto si manifesta prevalentemente in situazioni sociali, quando si vuole esprimere biasimo verso comportamenti che trasgrediscono le norme morali e le convenzioni sociali, comportamenti aggressivi e violenti, il tradimento della fiducia. Questo atteggiamento evoca una valutazione morale dell’altro e,  in questo senso, potrebbe apparire come un senso di superiorità. Anche nel suo stato più blando, il disprezzo sprigiona sufficienza, piena di divertito distacco.
La funzione di questa emozione è quella di difendere le norme morali, le leggi e le convenzioni sociali della società o del gruppo d’appartenenza, da coloro che possano danneggiarle.
Dal punto di vista verbale, il disprezzo può essere espresso sotto forma di battuta ironico/sarcastica, scherno, derisione e insulto che lo contraddistinguono rispetto ad altre emozioni.
Non ci si meravigli se allora può risultare anche provocatorio e connotato politicamente.
Il disprezzo può diventare una forma di protesta politica per le persone e i gruppi privi di potere.  Nel corso del Novecento, infatti, il disprezzo, lo scherno e la derisione diventarono strategie di base per la cultura della protesta.
A tal proposito, nella storia dei diritti delle donne, tra il Novecento e oggi, il disprezzo ha giocato un ruolo chiave, ridendo in faccia alle convenzioni nella speranza di provocare un cambiamento di coscienza o, perlomeno, di dare inizio a un dibattito.

Nel corso del prossimo incontro del laboratorio di poesia del Circolo Letterario Bel-Ami, che quest’anno è dedicato alle emozioni, Alessandra Carnovale e Federica Cicchelli guideranno i partecipanti all’esplorazione dell’emozione del disprezzo mediante la condivisione di poesie di autori noti sul tema e di eventuali contributi dei  partecipanti;  piccoli esercizi creativi e una breve visualizzazione guidata, per arrivare infine alla composizione estemporanea di una propria poesia sul disprezzo da condividere con gli altri.

Fonti:

D’Urso V., Trentin R. (1998). “Introduzione alla psicologia delle emozioni” Edizioni Laterza
Tiffany Watt Smith, (2017) Atlante delle emozioni umane, Ed. UTET

Responsabili

Alessandra Carnovale
Federica Cicchelli

In sintesi

Laboratorio di poesia “Martedì (di)versi”

Martedì 6 febbraio 2018
dalle ore 19:30 alle 21:00

Luogo dell’incontro:

c/o Libreria Coreander
Piazza San Giovanni in Laterano, 62, Roma
(Metro San Giovanni o Manzoni)

Costo del laboratorio

Il laboratorio è gratuito.
Maggiori informazioni e prenotazione (obbligatoria):
labopoesia@bellami.it

Descrizione e programma completo del laboratorio: http://www.bellami.it/gruppi-di-lavoro/laboratorio-di-poesia/

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