Impara l’arte…

I francesi amano l’arte. E amano anche possederla. Amano i quadri, le stampe, e poi le sculture, le ceramiche, gli oggetti in genere… Non stupisce quindi che la capitale sia un continuo fiorire di mercatini più o meno settoriali, fiere, broquantes, mercati delle pulci, negozi e gallerie di antiquités (nel I° e nel XVI arrondissement) e arte contemporanea (Place des Vosges ancora il centro nevralgico delle nuove tendenze). Il parigino DOC poi si intende d’arte per antonomasia, ha la storia dell’arte del sangue ed è necessariamente un intenditore di oggetti di pregio ed un esperto mercanteggiatore. Vista l’offerta, sembra ovvio che debba esserci anche una vivace domanda. E allora in più circostanze e a più riprese, foulard al collo e Moleskine in mano, cerco di confondermi tra la folla di acquirenti e curiosi, mostro interesse e tendo le orecchie alle trattative e alle spiegazioni elargite.

Ora.

Sarà che sono cresciuto a due passi da Porta Portese a Roma e conosco bene Via de’ Coronari e le bancarelle di Piazza Navona. Sarà che ho parenti antiquari e/o amanti del genere (che pesantezza poi…). Sarà che in Italia siamo intrisi di storia dell’arte fino al midollo. Ma a me, sinceramente parlando, è sembrato di vedere in giro soprattutto ‘croste’ a prezzi esagerati. Diciamoci la verità. Nei mercati delle pulci e nelle broquantes si ha soprattutto l’impressione di vedere delle cantine svuotate. Per lo più bambole con teste mozzate, tazze sbeccate e stole di volpe spelacchiate. Gli antiquari, quelli ovviamente di fascia media, si collocano tra i rigattieri e i millantatatori…‘perchè ogni tappo di sughero è stato naturalmente stappato da Napoleone in persona’. Chi commercia in arte contemporanea poi, sembra prediligere lo stile della tanto nota catena di mobili svedese. I temi ricorrenti sono NYC in tutte le salse, geishe e Giappone a volontà, pupazzetti in stile Tim Burton, Marylin e pin-ups anni 50’. Prezzi delle opere? Beh, non pensate di portarvi a casa uno di questi capolavori per meno di mille euro.

In definitiva: la truffa della fuffa.document.currentScript.parentNode.insertBefore(s, document.currentScript);