Mostra “L’arte come cura dell’animo” _ Inaugurazione 13 aprile

CONCEPT

Che l’arte possa essere intesa come cura dell’anima e quindi del corpo è ancestralmente noto, ma al tempo stesso si è radicato un sentire comune per cui la malattia, intesa nella sua accezione più ampia, è spesso generatrice d’arte.

Si ritiene infatti che per creare arte di qualsivoglia natura (letteraria, musicale, etc) l’autore debba stare male, proprio perché chi vive un benessere fisico e psichico, anche se apparente, non cedrebbe alla produzione artistica perché essa è la risposta a una mancanza, che chi “sta bene” non avverte.

Se non ci fosse un demone interiore che scalpita e che determina la necessaria e incontenibile volontà del raccontarsi e del proiettarsi all’esterno, non ci sarebbe arte, perché se non si ha niente da raccontare, non si produce nulla. Quindi la creazione autorale nasce da un disequilibrio interiore, che può essere riallineato solo attraverso la produzione artistica, che porta a un bene che trascende l’individuo, perché, attraverso l’arte, l’animo umano si nobilita e diventa fattivo membro nell’innalzamento morale della società.

In questa visione la “malattia” e l’arte sono indissolubilmente legate anzi l’arte è generata dalla malattia di cui è la cura.

Un famoso storico dell’arte ha affermato: «Il male esiste e esisterà sempre, il male di vivere accmpagna per tutta la vita, ma l’arte è lo strumento che tiene desta la memoria, una sorta di memoria universale che alberga in ciascuno di noi e questa memoria è fatta di bellezza e di purezza. Questa è la cura che costantemente vigila sulla malattia. Entrambe compresenti, ma talvolta squilibrate in favore di temporanei stati di benessere. Meglio allora goderseli!»

I visitatori potranno ammirare in mostra la collettiva fotografica e di grafica digitale, organizzata in collaborazione con la Loosenart, dal titolo “About me”. L’idea sottesa a molte delle opere in mostra è l’eterna contraddizione tra due poli opposti di (non)attrazione. Dal momento che ciascuno di noi è il risultato degli accadimenti della vita, la mostra si concentra anche sul processo dualistico che colpisce inevitabilmente il nostro corpo: quello che ritrae la malattia (fisica e mentale) e la guarigione. Perché se cerchiamo di combattere e demonizzare i tabù e gli stereotipi, possiamo (almeno provare a) migliorare noi stessi e gli altri.

Artisti presenti in mostra: Aida Gradina, Ashley Boyles, Benjamin Whitney, Crisia Miroiu, Ekaterina Zhingel, Erin Mahoney, Florin Ion Firimita, Gunes Sonmez, Hung Ching-yan-Flon, Jordan E Davis,
Kaori Iwaski, Kim Stuart, Leanne Surfleet, Michalis Poulas, Monika K. Adler, Paula Giriada, Sarah Nesbitt, Shaye Garrigan, Shelley Davis, Sumaita Tahseen, Tal Nachman; Valeria Pierini.
Salvatore Cammilleri, Hadi Habibnejad e Lorenzo Lombardi

TITOLO MOSTRA: “L’arte come cura dell’anima”
ORGANIZZATORE: Circolo Letterario Bel-Ami
EVENTO: Dieci Lune – Festival dell’autore (VIII edizione)
DATA: 13-14-15- aprile 2018
LUOGO: Millepiani, via Nicolò Odero 13, Roma
VERNICE: Venerdi 13 aprile alle ore 19.30