Alla qualità densa. Della memoria

Pensando alla qualità densa della memoria.

Memoria come di un puzzle, una lavagnetta di sughero.
Appesi scontrini foto ingiallite sapori odori rinchiusi in quello spazio che fa di noi pachidermici albergatori del tempo.
La memoria va a ritroso senza parlare.
Se ne va danzando su gioie e dolori, toglie mette aggiunge e noi a guardare la ricostruzione di una torre di babele personale.
Alla confezione della memoria forse basterebbe aggiungere un fiocco.
O mostrine a ricordare cosa ha militato nei laghi dell’infanzia.

Riflessioni di poco conto?
Chi lo sa, in fondo basta chiedersi se nei cassetti stipati davvero conserviamo abiti degni di rappresentarci la vita.

Io conservo un basco.
Senza grandi pretese.
Ma protegge la testa e i pensieri dal freddo.

Quando poi arriva la primavera lo metto via.
E perché la memoria lo conservi al meglio spargo anice stellato nel cassetto che lo ospita.

Azioni.
Mie come di chiunque altro.

Pensando alla qualità densa della memoria.