Francesca Andreini

Nata a Firenze, dove si è laureata in Lingue e letterature straniere moderne. Ha vissuto a Roma, in Siria, in Senegal e negli Stati Uniti.
Ha lavorato per la redazione di programmi televisivi e collaborato per oltre 10 anni alla rivista letteraria Zibaldoni. È stata co-fondatrice del club ParoLab, che promuove la letteratura contemporanea italiana a Washington DC, e per Bel-Ami ha curato presentazioni, reading letterari, dibattiti e due laboratori di narrativa, dal cui contenuto è poi nata la serie di video tutorial su Youtube: Come superare il blocco dello scrittore.
Oltre a racconti comparsi su varie raccolte ha pubblicato due romanzi: Nessuno ti può costringere (QuiEdit, 2009) e Primi anni a WDC (Edizioni del gattaccio, 2015), che uscirà nel 2020 negli Stati Uniti per la New Academia.
Ha scritto anche per il teatro (Impara l’arte, commedia finalista nel 2007 al Premio Enrico Maria Salerno) e il cinema (Senza me, sceneggiatura che nel 2010 ha ottenuto il riconoscimento di interesse culturale con contributo statale).
Attualmente vive e lavora a Bangkok, dove è Guest lecturer alla Chulalongkorn University e impegnata nell’organizzazione di conferenze e scambi culturali fra l’Italia e la Tailandia.

Ipse dixit: La mia forza è avere un debole per tutto
E-mail: francescandreini@me.com
Sito personale: www.francesca-andreini.com
Profilo facebook: https://www.facebook.com/francesca.andreini.92
Canale youtube: https://www.youtube.com/watch?v=zg7wtboq2Os

Nessuno Ti può costringere (Quiedit, 2009) – Un ragazzino che a dodici anni, nell’epoca fra le due guerre, scappa dalla famiglia e dai doveri e comincia un girovagare fatto di incontri straordinari e grotteschi, fra pericoli e iniziazioni attraverso una Toscana misteriosa, aspra, magica.

 

 

 

 

 

Primi anni a WDC (Edizioni del gattaccio, 2015) – “L’America che sognavo e avevo dentro non è mai esistita, non è mai sparita. È quell’angolo ventoso di cuore dove vorticano le immagini fantastiche, e le tenaci voglie di altro, le realtà spostate […] l’America è tutta nella mia testa, è potente e infinita, presente e futuro, bellissima”