Alfredo Bianchi Scalzi
Alfredo Bianchi Scalzi è nato nel 1938 a Genova, città che dovette abbandonare ancor bambino a causa delle vicende belliche; in seguito la sua famiglia si trasferì a Roma, dove egli attualmente vive. In poesia ha pubblicato le raccolte Aghi di pino (Villar Editore, Roma 1967), Questa nostra creta antica (Seledizioni, Bologna 1974), Orme d’acqua (Maremmi Editori, Firenze 2003). Ha collaborato al periodico “Voce romana” diretto da Giorgio Carpaneto e alle riviste “E’ Tempo di Cultura” e “Spazio Oltre”.
Ipse dixit: Amo la bellezza in tutte le sue forme, specialmente in quelle femminili
E-mail: bianchiscalzi.alfredo@gmail.com
Profilo facebook: alfredo.bianchiscalzi
Sito: –
In limine portus (un po’ cronaca, un po’ versi), 2013, edizioni Terresommerse
Vincitore del primo premio al Premio Letterario Internazionale “Città di Sarazana” 2014. Nota critica della Giuria: La bella opera di Alfredo Bianchi Scalzi “in limine portus” già nel titolo racchiude il suo profondo valore. Sulla soglia del porto si avverte l’esigenze di guardare indietro, ripercorrendo un’esistenza densa di vicende e sentimenti. L’autore porta dai suoi primi anni pervasi dai colori e dai profumi della paterna casa genovese, abbandona giocoforza per le travolgenti e drammatiche vicissitudini belliche. Da sempre la Storia passa e s’imprime anche attraverso gli occhi sgranati e attenti di un bambino…Dal Bisagno al Tevere… Tuttavia le radici non si possono distruggere e se squarci di passato riemergono imperiosi, un po’ “tra la cronaca”, un pò “tra i versi”, come egli stesso definisce i suoi scritti.
Emozioni, ansie, dubbi, gioie e dolori sono il fulcro delle otto sezioni dell’opera, ogni parte è vita pregna di messaggi e valori che travalicano il tempo. Ma, tra bonaccia e tempesta, l’approdo s’identifica nell’anima che mai s’acquieta, perché insiste, pur tra incertezze e interrogativi esistenziali, la bramosa tensione al divino.document.currentScript.parentNode.insertBefore(s, document.currentScript);