Recensione dell’antologia di racconti “Perché no? E altre storie” di Vanni Picecco

Riassunto degli aspetti salienti dei racconti ed eventuale citazione dal testo

Raccolta di racconti di genere misto. I primi tre si dipanano per circa metà libro, assumendo la tipologia di Capitoli riconducibili ad un’unica storia, considerata dal punto di vista dei tre protagonisti principali; nella seconda metà (da pag.109) il soggetto trattato fino a quel momento improvvisamente ed inaspettatamente scompare, facendo ritrovare il lettore direttamente nel primo dei tre racconti successivi, indipendenti l’uno dall’altro e ognuno di genere differente.

Valutazione dello stile e della sintassi

Stile narrativo buono; si entra con minuziosità nei modus operandi dei protagonisti fino ad arrivare a “sentire” le loro sensazioni relativamente alle vicende da loro vissute. Sintassi corretta, così come la punteggiatura. È presente qualche refuso di stampa.

Pregi e limiti a fronte degli obiettivi

Punto di forza dell’Autore è sicuramente la padronanza della corretta lingua italiana nonché un eclettismo a tutto tondo, che gli permette di trattare tematiche anche distanti tra di loro, spaziando con innegabile estro creativo fra diversi generi letterari. L’obiettivo, tuttavia, non appare chiaro: a quale tipo di lettori si rivolge? I primi tre racconti/capitoli seguono un filo di narrazione in cui l’Autore mette a confronto la dualità Maschile/Femminile e prova ad interpretare pensieri e stati d’animo ora del protagonista ora delle due donne (la moglie e l’amante), dimostrando però di non conoscere abbastanza bene l’animo femminile per azzardare un lavoro introspettivo di questo tipo. Nella restante parte, troviamo un altro racconto intimista con uno scrittore alle prese con il suo estro creativo, poi un breve fantasy sufficientemente gradevole se si amano le storie di fantasmi “buoni” e un racconto finale di fantapolitica, ambientato in un futuro facilmente riconoscibile come esacerbazione parossistica del presente italiano, in un crescendo a dir poco sconcertante di descrizioni di scenari qua e là tragicomici ma anche apocalittici e fuori luogo per un pubblico attento e sensibile (il riferimento all’ipotetico crollo del Ponte dello Stretto obiettivamente si sarebbe dovuto evitare).

Giudizio finale di sintesi

In sintesi, il testo è composto per metà da un lungo racconto introspettivo suddiviso in tre capitoli (i diversi vissuti dei protagonisti), per un’altra metà da altre tre storie indipendenti l’una dall’altra e di genere diverso. Si tratta dunque di quattro opere riunite in un unico libro il cui titolo “Perché no? E altre storie” si riferisce palesemente al racconto iniziale senza spiegare la co-presenza degli altri tre.

INFO:
Titolo: Perché no? E altre storie
Autore: Vanni Picecco
Editore: L’Erudita
Ano di edizione: 2018
Pagine: 208