Recensione del romanzo “L’estate dello storione” di Massimo Ubertone

Riassunto degli aspetti salienti del romanzo

Le vicende si svolgono nel luglio 1964 in un immaginario paese della provincia di Rovigo, adagiato sulle rive del Po.

Si tratta di romanzo poliziesco, incentrato su una virtuosa donna sposata che viene trovata morta nel bagno di casa, apparentemente vittima di un incidente domestico. Sono molti i personaggi della vicenda. Piano piano si scopre che in quell’ambiente, all’apparenza sonnolento, si svolge un’intensa attività sessuale e che la giovane vittima non era propriamente un angelo del focolare. Le indagini per arrivare a scoprire la verità su quella morte seguono un loro filo logico e vengono svolte con modalità spesso bizzarre dai due protagonisti: il titolare di un’agenzia di pompe funebri, che vorrebbe fare l’investigatore privato e che risente della sua esclusione da certe atmosfere erotiche di cui pur ha percezione, e la zia avvocatessa, donna piacente e matura, che invece qualche privato sollazzo trova il modo di concederselo.

Tutta la vicenda viene tratteggiata con linguaggio lieve ed ironico e con tale spirito vengono descritti i numerosi e talvolta bislacchi personaggi che la animano.

In alcune delle pagine centrali, più seriose, c’è spazio per la denuncia sulle discriminazioni di genere al tempo vigenti in tema di infedeltà coniugale, con una legislazione fortemente punitiva verso le donne e più tollerante con gli uomini.

Qua e là qualche trascurabile sbavatura logica: sembra abbastanza improbabile che la piacente avvocatessa potesse indossare certa vezzosa biancheria intima in caldissime ed umide giornate di luglio.

Valutazione dello stile e della sintassi

Lavoro corretto sia dal punto di vista grammaticale che sintattico. Narrazione costituita da frasi brevi e linguaggio colloquiale, in cui non mancano termini siciliani e qualche frase in stretto dialetto veneto. Da evidenziare lo stile che, come sopra accennato, è lieve ed ironico nel narrare una vicenda che gradualmente fa emergere una tragedia a tinte fosche.

Pregi e limiti di fronte agli obiettivi

Il pregio del lavoro è la leggerezza con la quale vengono narrate le varie situazioni, in alcuni casi tra il grottesco e il surreale. Il limite è proprio in una certa discrasia fra lo stile di scrittura e l’oggettiva drammaticità di un fatto, non sempre è una buona soluzione il voler ridurre a commedia una tragedia. Occorre dar atto all’Autore che nelle pagine finali lo stile abbandona l’impostazione abbastanza caricaturale, che fino a quel punto lo aveva contraddistinto, e l’atmosfera è quella classica del romanzo poliziesco in cui lentamente emerge il vero svolgersi dei fatti.

Giudizio finale di sintesi

Ferma la riserva sopra esposta, è libro di gradevole lettura, con descrizione di scenette talora esilaranti e animate da alcuni personaggi piacevolmente assurdi.

INFO:
Titolo: L’estate dello storione. Un caso per la zia Rosaria
Autore: Massimo Ubertone
Editore: Apogeo
Collana: èstra narrativa
Anno di edizione: 2019
Pagine: 296
Formato: cm 12×19,5