Recensione del romanzo “Have a nice day” di Serenella Baldesi

Riassunto degli aspetti salienti del romanzo

Il romanzo ha per protagonista Oli, una cinquantenne appartenente all’alta borghesia romana. È una donna in apparenza tranquilla e con le sue sicurezze economiche, gestisce l’impresa di famiglia, sposata senza figli, una vita sociale attiva, dotata di un carattere non precisamente morbido e spesso impulsivo. All’improvviso viene scossa da due avvenimenti: la conoscenza di Emma, una fascinosa insegnante inglese più anziana di qualche anno, e la scoperta di essere tradita dal marito. La reazione coglie di sorpresa la stessa protagonista: intreccia con Emma un’intensa relazione amorosa, si separa prima dal marito e poi da quella che era stata la sua vita di tutti i giorni e va a raggiungere lei in Inghilterra. Oli ha seguito il suo istinto e ignora che sta per avventurarsi fra le chele di un enorme granchio virtuale. I suoi primi momenti inglesi sono vissuti in una dimensione sognante, ma ben presto viene sconvolta nell’apprendere oscuri fatti nella vita di Emma, tra cui la verità su quella che in un primo momento le era stata descritta soltanto come una tragedia. Oli è donna forte e trova la forza di reagire, aiutata anche dal caso che le si presenta nelle vesti di un uomo del tutto diverso dal marito traditore. Il finale del romanzo non è definito, ma lascia pensare che non tutto poi sia perduto, anzi il domani potrà sorridere.

Valutazione dello stile e della sintassi

La narrazione è in prima persona, lo stile è conciso, frasi brevi, un ridotto uso di aggettivi; numerosi i passaggi in lingua inglese, sulle orme di quanto a suo tempo aveva scritto Beppe Fenoglio ne Il partigiano Johnny.

Pregi e limiti a fronte degli obiettivi

La trama riesce ad avvincere, anche se forse i momenti migliori sono nella prima parte del romanzo, quando Oli descrive se stessa, gli stati d’animo, le decisioni e quell’imprevisto abbandonarsi ad una passione saffica. Le pagine successive, in cui prevalgono i dialoghi, sembrano perdere un po’ di smalto e il personaggio di Emma diventa davvero troppo enigmatico.

Giudizio finale di sintesi sul romanzo

Fermo restando quanto scritto al punto precedente, vogliamo aggiungere che desta curiosità il forte contrasto fra i due uomini che animano alcune pagine del romanzo: all’inizio ci si presenta il marito di Oli, che viene descritto come il peggio del peggio, successivamente fa la sua comparsa un fascinoso veterinario che sembra davvero essere il meglio del meglio. Il lettore malizioso potrebbe pensare che almeno uno di questi due personaggi sia ispirato a un uomo realmente conosciuto dall’autrice.

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