Cha cha chatelet

La metro di Paris suona. Eccome se suona. A cominciare da Chatelet, lo snodo nevralgico della città, dove si finisce inevitabilmente per passare più e più volte a settimana. Gli spazi dedicati alla musica sono tanti: spazi dedicati per artisti accreditati. Veri e propri piccoli palcoscenici per musicisti di ogni genere: chitarristi, cantautori, jazzisti, cantanti lirici… fino ad intere orchestre!

La prima animazione musicale nella metro parigina è datata 1977 con l’evento Metro Molto Allegro. Nel 1989 la RATP (la società che gestisce la rete dei trasporti urbani) diede l’autorizzazione ufficiale ad oltre cento artisti ad esibirsi nelle stazioni della città. Nel 1997 la RATP creò un organismo di gestione delle performances, l’EMA (Espace Métro Accords), deputato al rilascio dei permessi e alla gestione della fitta agenda di eventi.

Dalla sua creazione, l’EMA ha ricevutonegli anni più di 10.000 candidature, organizzato oltre 5.000 audizioni e rilasciato quasi 3.000 permessi. Sono rappresentati tutti gli stili, tutte le età, tutti i ritmi e tutte le etnie. Nel 2012 le audizioni, che si tengono due volte l’anno, hanno ricevuto così tante adesioni da spingere la RATP a convocare una giuria di autentiche star del panormana musicale francese,

Numerose le manifestazioni di ampia portata che si sono susseguite nel tempo, come gli omaggi a George Brassens, Serge Gainsburg, Jack Brel e i festivals Paroles ‘n Rock e Musiciens du Métro.

Sono ormai in molti gli artisti che possono dire di aver cominciato la propria carriera in metro e di aver conquistato il proprio pubblico in questi spazi cittadini.

Credo sia chiaro a questo punto che non si tratta di qualche giovane con la chitarra in mano a strimpellare un vecchio brano degli Oasis…. In metro si fa musica sul serio, musica di qualità per tutte le orecchie, comprese quelle professionali dei talent scouts.

Ci si imbatte con piacere in artisti che hanno stoffa da vendere e che forse, tra qualche anno, passeranno in radio e scaleranno le classifiche!
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