A spasso con… Queneau

Conosciamo tutti Raimond Queneau per i suoi inarrivabili ‘Esercizi di stile’ e per lo squisito ‘Zazie dans le métro’. Forse in pochi sanno (o quanto meno me fino a poco tempo fa) che Queneau è stato un autore straordinariamente prolifico che ci ha lasciato opere di teatro, di poesia, racconti e romanzi.
Cultore della lingua in tutte le sue sfumature, personaggio coltissimo e affabile, Queneau è stato perfino un attento… pedone!

Fu il quotidiano ‘L’Intransigeant’ ad affidargli il compito semiserio di intrattenere i propri lettori con una rubrica dal titolo ‘Connaissez-vous Paris?’. Queneau doveva proporre ogni giorno tre quesiti sulla città di Parigi: domande di storia, di toponomastica, di aneddotica, di tutto ciò che potesse sollecitare la curiosità e l’interesse dei cittadini. L’indomani, assieme ai quesiti del giorno, Queneau avrebbe pubblicato la risposta del giorno precedente.

La rubrica, iniziata come un esperimento senza particolari pretese, si rivelò ben presto un successo clamoroso ed ebbe una durata complessiva di due anni, dal 1936 al 1938. Queneau pubblicò più di duemila domande, cosa che lo costrinse ad uno sforzo di documentazione e di ricerca non indifferente. Ben presto si instaurò con i lettori un rapporto di scambio molto efficace: in molti sottoponevano domande da pubblicare e non perdevano l’occasione di intervenire per rettificare le risposte di Queneau laddove ci fossero imprecisioni.

Recentemente la casa editrice Gallimard ha intrapreso un lavoro di raccolta e selezione di questo immenso patrimonio culturale, pubblicando in un fortunato volume oltre 500 quesiti tuttora attuali (forse non a tutti sarebbe interessato sapere in che anno fu dismesso l’ultimo omnibus trainato da cavalli!).

Ne emerge un ritratto particolareggiato e spassoso della città redatto da un letterato sopraffino che nel 1955, a circa vent’anni di distanza dalla chiusura della rubrica, ricordando questa parentesi importante della propria carriera scrisse: ‘Per molti anni non lasciai affatto la Francia eppure tempo in seguito mi dissi: – com’è strano, mi sembra di aver fatto un viaggio lungo… molto lungo-‘.

Decido in questa sede, invece di continuare a raccontare didascalicamente quello che nacque come un gioco per i lettori, di riproporre una decina delle domande di Queneau. Buon divertimento!

Chi era il Père Lachaise?

Il confessore di Luigi XIV. Il frate risiedeva nel convento dei padri gesuiti sito nel luogo dove oggi si estende il noto cimitero.

Qual è la strada più corta di Parigi?

Rue de Degrès nel II arrondissement è lunga appena sette metri.

Qual è la chiesa più antica di Parigi?

Saint Germain des Près, il cui campanile risale all’XI secolo. La chiesa fu consacrata dal papa Alessandro III nel 1163.

Qual è la strada di Parigi con il nome più lungo?

La Rue des Ecrivains-combattants-morts-pour-la-France nel XVI arrondissement.

Quanti sono gli archi di trionfo di Parigi ?

Quattro: la Porte Saint Denis, la Porte Saint Martin, l’Arc de l’Etoile e l’Arc du Carrousel.

Dov’è conservato il trono di Napoleone ?

Nella sala del Libro d’Oro del senato della repubblica.

Quale re fece di Parigi la capitale di Francia?

Clovis nel 508 d.c.

Qual è il ponte più antico di Parigi?

Il Pont Neuf, nonostante il nome, la cui prima pietra fu posta da Enrico III nel 1578.

Quale grande magazzino fu realizzato da Gustave Eiffel?

Le Bon Marché nel 1876, tuttora in affari nei 6° Arrondissement.

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