31 Rue Cambon

È un indirizzo che tutti conoscono, tutti i Parigini certamente, ma anche i turisti e gli stranieri provenienti dall’altra parte del globo. In pieno centro, nel I arrondissement, a pochi passi da Place Vendôme e l’Eglise de la Madeleine.

È uno dei luoghi al mondo più iconici per la moda e lo stile. È qui che le due ‘C’ si incrociano per il marchio creato da Coco Chanel ed è qui che rivive tuttora il sogno al femminile dell’eleganza.

Di Madame Coco si è detto tutto e il contrario di tutto, perfino che fosse un’informatrice delle SS (!), si sono scritte innumerevoli biografie più o meno romanzate e si sono girati diversi (buoni) films (ndr. il mio preferito quello con Audrey Tautou).

Chi entra in questo tempio del lusso non viene certamente solo per comprare… anzi, al contrario, molti avventori non comprano affatto o si concedono un articolo che assomiglia più a un souvenir che ad altro: una saponetta della storica fragranza o un fermaglio per capelli andranno più che bene per poter uscire da qui con l’agognata busta nera.

Ci si illude di portare via un briciolo di quella magia, un frammento di quel sogno, una testimonianza di quell’inconfondibile stile.

La storia di una moderna Cenerentola, una sarta di umili origini, rigida e austera, per la verità non proprio fortunata in amore né particolarmente avvenente, che riuscì nell’ardua impresa di scardinare i dogmi della moda impostata e civettuola dell’epoca per restituirne una donna eternamente chic.

Un po’ di merito va riconosciuto ad ogni modo anche a quell’attempato eppure immutabile signore, quel Karl Lagerfeld dai colletti inamidati, che a partire dagli anni ‘80 ha preso le redini della maison, rilanciandola ai vertici della moda mondiale in un momento in cui il marchio aveva perso il proprio lustro.

L’allievo avrà superato la maestra?

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