08 maggio 2007: Sbellicarsi… di letture

Dalla letteratura umoristica alla commedia teatrale in un botta e risposta pieno di risate e cocktail a tema

Tempo di saluti anche per il Circolo Letterario Bel-Ami. Settimo ed ultimo evento presso il Tuma’s Book Bar per tutti soci ed invitati che, nel corso di questi mesi, hanno sempre seguito con una buona partecipazione le iniziative. Un addio? No, semmai un arrivederci. Lacrime? No, anzi, tante risate… talmente tante da “Sbellicarsi… di letture!”.

Lo start alle 21:30, quando la brillante e sempre in forma Francesca Targa, per l’occasione in un elegantissimo tailleur rosso rubino, fa accomodare tutti i convenuti. Sala completa e grande attesa per una serata che promette davvero un “fine attività” da fuochi d’artificio. La sigla di apertura è stata appositamente ritoccata proprio per entrare nel clima del ricordo e del sorriso. I più grandi comici italiani, dagli anni ’40 ai giorni nostri, da Totò a Walter Chiari, da Paolo Villaggio a Roberto Benigni, tutti in un videoclip che rende omaggio al cinema umoristico nostrano. Tocca a Francesca cominciare a farci conoscere gli elementi fondamentali per un umorismo di successo. Da brava”maestrina”, comincia a tenere una lezione sul tempo, ribadendo come la tempestività ed il ritmo siano fondamentali per una perfetta performance teatrale, soprattutto nel cabaret.

Un esponente di rilievo in questo campo, con la sua verve e la sua carica, è Filippo Giardina: 33 anni, romano, con un curriculum che include animazione turistica, televisione e libri. Il suo monologo trae spunto dall’attualità e non risparmia nessuno: Kate Moss, Maria De Filippi e Bruno Vespa inclusi. Tanto di cappello a lui, che riesce a rompere il ghiaccio e a farci ridere di gusto, anche con qualche suo breve componimento umoristico. Chi potrebbe dimenticare una celebre frase come “Vieni avanti, cretino!”. E’ infatti proprio la figura dell’idiota ad essere introdotta. Questa nasce con i primi film muti, di cui i grandi Buster Keaton e Charlie Chaplin sono i rappresentanti più noti. In Italia, invece, non possiamo non menzionare Ettore Petrolini con la sua particolare mimica ed il suo Gastone parlante. Nei filmati successivi, celeberrimi estratti da film quali “Borotalco” con un dialogo divertentissimo tra Carlo Verdone e Mario Brega, e “L’allenatore nel pallone” con l’allora acerbo, ma sempre divertente Lino Banfi, interprete di una delle commedie italiane che tanto hanno contraddistinto, nel bene e nel male, gli anni ’80.Al termine delle clip, torna Francesca, che introduce i concetti di spalla – l’attore della coppia che dà la battuta al comico – e di scrittura. Esempi in merito? Le luci si spengono, lo schermo si illumina: “Shrek” in cui il famosissimo orco verde legge un libro di favole; “Toto’, Peppino e la Malafemmina” dove i due protagonisti sono intenti nella scrittura di una lettera; “Non ci resta che piangere”, con due giovani Roberto Benigni e Massimo Troisi anche loro impegnati a scrivere qualcosa di poco “decifrabile”. Applauso meritato ovviamente agli attori, ma anche a chi ha riproposto questi stupendi titoli.
Francesca abbandona il palco e lo affida al trio di attori che ci è stato a fianco durante tutto l’arco dell’anno: Ilenia Colizzi legge “La lezione” e “I ladri”, Francesco Bossio interpreta il “Galileo” di A. Campanile e “La quercia del Tasso”, Mimmo La Rana con ”I capelli dello sciamano” fa sorridere, ma il suo intervento si dilunga un po’ troppo. Un altro degli argomenti fondamentali, bersaglio della comicità è, naturalmente, il mondo del lavoro. Come sottolinea la “professoressa” Targa, oggi si fa ridere puntando sulla quotidianità, sulla routine, su una società schiava dei suoi ritmi e sempre monitorata da un orologio che scorre troppo veloce. Un po’ come accadeva al povero Charlot in “Tempi moderni”, ripropostoci in una clip, che diventa vittima dello schizofrenico caos da catena del lavoro di Taylor. Un po’ come accade per il ragioniere Ugo Fantozzi, una delle macchiette comiche italiane più famose e riuscite di sempre. Un po’ come accade anche con tutte le caricature stereotipate da ufficio che Francesca ci ha presentato in maniera magistrale suscitando ilarità e grasse risate tra il pubblico. La prima parte della serata si conclude così. Sono le 23:10, è visibilmente tardi, ma lo spettacolo è comunque molto piacevole. Il buffet è aperto, due chiacchiere, due stuzzichini, due boccate di ossigeno (o di nicotina, a seconda dei gusti) e si ritorna ai propri posti.

La seconda parte della serata riprende proprio dove si era interrotta. Lo spunto del lavoro dà la possibilità ad un abilissimo Francesco Bossio di interpretare “Il cameriere” di Aldo Fabrizi, a Ilenia Colizzi, invece, di leggere “Ci chiamiamo commessi” di Simone Petrucci.
E per chi volesse sottolineare l’onnipresenza del sesso forte, in un genere che sembra molto maschilista, ecco un video pronto ad esorcizzare tale idea: Anna Marchesini, Cinzia Leone, Paola Cortellesi ed un simpatico Corrado Guzzanti che, con tanto di parrucca bionda, fa gli annunci per “Rieducational Channel”. Qualcuno arriva al punto di non trattenere le lacrime dal troppo ridere. Francesca ricorda che, di solito, le donne comiche non sono bellissime, ma con imbottiture nei posti giusti creano dei personaggi che fanno entusiasmare e incantare, come la famosissima Wanda Osiris. Donne che magari ricalcano il modello delle ingenue, come quella interpretata dalla nostra Targa, questa volta vestita di bianco, con un fare da “femme fatale” e da oca giuliva allo stesso tempo. La serata ormai si avvicina alla conclusione. Mimmo la Rana legge “Elianto” di Stefano Benni e Francesco Bossio legge un bellissimo e notissimo brano di Giobbe Covatta sulla parodia di “Adamo ed Eva”. Come in tutti i viaggi culturali, percorsi negli eventi mensili, il momento della musica conclude la serata: Ilenia e il suo gruppo si esibiscono in due canzoni, tra le quali, “Cara ti amo” di Elio e le storie tese. L’applauso conclusivo è più che meritato.
E’ ora di leggere ed eleggere il racconto vincitore del concorso mensile BellamiRacconti, quello di Cristina:“Mattina al lavoro”. Successivamente vengono sorteggiati due libri da regalare ai presenti. Infine una lettera speciale: un ringraziamento per tutti i soci del Circolo, per i partecipanti e per gli ospiti, che hanno svolto il proprio ruolo con impegno e dedizione, con l’augurio di fare sempre di più ed essere propositivi. La firma era del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo.

Salvo Cagnazzo

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