07/10 dicembre 2006: 5a Fiera della piccola e media editoria

Ci sono due manifestazioni alle quali, almeno una volta nella vita, ritengo valga la pena partecipare: l’OktoberFest di Monaco e la Fiera della piccola e media editoria di Roma. Perché? Cos’hanno in comune? Non molto dal punto di vista culturale (senza nulla togliere al culto della birra) ma entrambe hanno il potere di regalare ai propri visitatori una irresistibile quanto inevitabile sensazione d’ebbrezza. Dopo aver passato un giorno alla Fiera, varcata l’uscita del Palazzo dei Congressi, il mondo non ha più gli stessi colori e appare più ampio e sfocato come se visto attraverso il fondo spesso di un boccale.

Libri sigillati, libri impilati, libri sparpagliati – “…ops, mi scusi le ho pestato un piede…” – libri che sorridono, libri dimenticati, libri che vanno a ruba – “… signora? Le è caduto lo scialle…” – il profumo delle pagine che asciugano l’aria, i colori accesi delle copertine – “…permesso, scusate, mi scusi, permesso…” – i sorrisi stanchi delle ragazze negli stand e poi tanta, tanta, tantissima gente. Un fiume interminabile che scorre lento e a testa bassa alla ricerca di quello specifico autore o sconosciuto editore.

Alla Fiera puoi trovare tre tipologie di persone: curiosi, intellettuali e professionisti. I primi li riconosci perché hanno lo sguardo tipico di chi sta entrando nel panico in virtù dell’imminente periodo natalizio. Gli intellettuali li distingui subito perché non sono accompagnati e hanno costantemente la fronte corrugata e l’espressione critica. Mentre i professionisti non li riconosci dagli occhi ma dalle mani: che faticano a sostenere un quaderno pieno di appunti, un mazzo di cataloghi e biglietti da visita.

E poi ci sono loro, quelli del “Bel-Ami”: un gruppo di remore attaccate al carapace che si cibano di contatti, progetti e appuntamenti culturali. Mani che s’incrociano, domande inaspettate (e qualcuno che se la prende se non trovi le risposte giuste – ndr); mimetizzati dietro una colonna o confusi nella folla alla ricerca di sguardi ispirati, talenti e giovani penne. Sinceramente, non saprei dire di quale tipologia facciano parte ma una cosa è certa: se passi alla Fiera non puoi non incontrarli.

Cristiano Sabbatini

} else {

Post Tagged with